giovedì 28 febbraio 2013

Aikido, il significato


Modena 27 settembre 2012


    Mi sono trovato molte volte a rispondere alla domanda cosa è l’aikido, trovo che le persone sono affascinate da questa arte marziale perché non riescono a collocarla rispetto ad altre, non capiscono come funzioni e hanno la sensazione che dietro a quei movimenti che sembrano una danza ci sia dell’altro, del non detto.
Una parola come “rosa” non porta l’esperienza della “rosa” o dell’annusarne l’essenza ma dentro di noi ritornano tutte le nostre passate esperienze, così dentro la parola “rosa” io ho tutto il concetto di “rosa”. I bambini saggiamente sanno che per spiegare cosa è una rosa non vi è modo migliore che dire: “è una rosa”

I ruoli nella lezione

 Modena, 30 ottobre 2012

Come aiutare durante le lezioni di Aikido?

È da molto che mi interrogo sulla modalità di interazione tra gradi diversi durante la lezione di aikido.
Il corso naturale della pratica mi ha portato a vivere l’esperienza nell’ordine di incarnare il grado più basso kohai, il grado più alto senpai e l’insegnante sensei.
In ogni ruolo intrapreso ho avuto modo di apprezzare sensazioni diverse e la mia riflessione si è evoluta con l’evolversi della mia pratica.
Oggi sono arrivato ad un punto di stabilità tra i tre ruoli e ho notato come i legami tra questi siano fondamentali e condizionino profondamente la qualità della pratica. I ruoli nella lezione sono infatti il primo contenitore nel quale vivere l’esperienza.

(R) esistere

 Modena, 3 dicembre 2012



        Nella pratica dell’aikido ci sono vari tipi di allenamento, ora voglio trattare l’allenamento dal punto di vista fisico, e nella fattispecie della forza utilizzata nell’allenamento del kihon.
L’aspetto che vorrei esplorare e contribuire a chiarire, portando attenzione e consapevolezza, è il Resistere.

Yoga, l'arte dell'unità


Modena, 2 ottobre 2012



    Perché scrivere di yoga? Ancora? Possiamo leggere la parola yoga su ogni cosa, parlando, con le persone c'è una grande confusione su cosa sia lo yoga.
"Tu che yoga fai?" ... "Ah no, quello che faccio io è meglio, l'altro non fa niente" ... 
"Quello che faccio io è il migliore perché siamo in tanti e ci sono tanti bravi"...
Sembra che lo yoga sia una questione di tifoseria. Tu che yoga tifi? C'è così tanta confusione che lo yoga è diventato anche un succo di frutta...
Perciò scrivo di yoga, partendo da questo articolo, con l'idea che forse a qualcuno possa essere utile per fare chiarezza e che senza ombra di dubbio, lo sarà per me; segnare la strada per non perdermi nel viaggio.

Lo Yoga, l'arte dell'unità

Lo stretching

 Modena, 5 dicembre 2012



Lo stretching e lo yoga hanno dei punti in comune?
Quando pratico yoga sto facendo stretching? Le asana non sono altro che posizioni di stretching?
Una lezione di stretching è uguale ad una di yoga?
Queste domande capitano spesso, e spesso capita di entrare in contatto con atleti che aprono un corso chiamandolo hatha yoga e proponendo attività di stretching.
La prima idea da sfatare e quella che il muscolo si possa allungare fisicamente.
Il muscolo è fissato all'estremità alle ossa o al derma. Essendo improbabile allungare le ossa si evince che l'estensione di un muscolo dipenderà dalla struttura scheletrica del corpo.

il Respiro

Modena, 11 dicembre 2012

Espiro, inspiro...

Tutti respiriamo ma non tutti si soffermano sul come respirano.
Nella pratica dello yoga è importantissimo volgere l'attenzione al respiro, imparare a riconoscerlo e direzionarlo.
All'inizio della pratica dello yoga impariamo ad ascoltare il nostro respiro naturale e già questo è complesso nei primi momenti di pratica. Sentiamo il nostro insegnante dirci: "..sento il mio respiro naturale senza modificarlo.." e tac! Proprio appena portiamo l'attenzione al nostro respiro svanisce ogni idea di respiro naturale, non adattato cominciamo a modificarlo al nostro ideale di respiro.