domenica 26 gennaio 2014

Credo sia possibile

Osservo la mia città e le persone che la rendono viva.
La crisi è sempre più evidente e negli sguardi delle persone si percepisce paura ed incertezza nel domani. Alcuni si arrabbiano, alcuni ignorano ma ogni giorno tutto questo diventa sempre più concreto.
Quasi non si parla di altro.
Le deflessioni, gli inganni per distogliere l'attenzione non funzionano più, non c'è spazio per altro.

La terra dove vivo è stato colpita da terremoti e alluvioni.
Molti inneggiano ad uno "spirito emiliano", di gente capace di tenere duro..
Il cambiamento avverrà che si tenga duro o meno, come dicono i saggi "è inevitabile".
Quello a cui dovremmo puntare è un progresso e per ottenerlo serve una guida, una direzione.
Le aziende sono in ginocchio, molte chiudono e troppe si trascinano aspettando la fine. Della crisi o la loro.
Mi ricorda quando a scuola mi spiegarono la guerra di trincea, "logorante.." diceva la Prof..

Intorno a me ci sono artigiani instancabili, così bravi e talentuosi da diventare artisti.
Ci sono ragazzi senza sogni per paura di averne.

Occorre fare qualcosa prima che sia tardi.