lunedì 24 marzo 2014

Il cuore e la piuma

Quali sono i pesi che porta il cuore?
A volte appoggiamo nel suo spazio le immagini e i suoni di situazioni non risolte, altre volte facciamo spazio per parole non dette o quelle dette male, mettendo tutto nel cuore per non lasciare andare...
Esistono tante ragioni per rimanere attaccati a fatti ed eventi che per qualche ragione continuiamo a portare con noi.
Tutto quello che ci portiamo dietro ha un peso, occupa un posto e richiede, per essere lì, parte della nostra attenzione e della nostra energia.
Condizioniamo noi stessi così profondamente che cominciamo a percepire come normale ed inevitabile il nostro modo di vivere, e l'avere sempre un pensiero verso il nostro fagotto..
Diventiamo meno capaci di stupirci del presente e ignoriamo l'impermanenza e il continuo cambiamento della natura che ci consiglia di lasciare andare la presa e di liberarci del nostro fardello.
Il peso di questi attaccamenti lo mettiamo simbolicamente nel cuore che si adatta, si deforma e fa spazio.
Il peso del cuore può essere anche un segnale: provate a misurarlo.. Pensiamo che 10 sia il massimo peso che può sopportare e che 0 sia non avere nessun peso..
Ora quanto pesa?

lunedì 17 marzo 2014

Conosco due insegnanti

Conosco due insegnanti.

Il primo insegna per bisogno di amore.
Solitamente questo amore viene ricercato come riconoscimento. Nel parlare, nel trasmettere la sua passione e i suoi sacrifici si aspetta che chi sta dall'altra parte, in un qualche modo tenda a lui.
Si aspetta che gli altri lo considerino per tutti i non detti che stanno dietro al suo essere lì in quel momento: le fatiche e i sacrifici che ha fatto, le difficoltà superate e i colpi presi..
Si aspetta quel rispetto che lui ha dimostrato da allievo.
Si aspetta in un qualche modo che gli altri diventino molto simili a lui.

lunedì 3 marzo 2014

Una sola candela.

La stanza buia si illumina con la fiamma di una candela.
Pensa se accendessi il divano, il mobile, la libreria e tutti i libri o il tavolo...
Una candela si plasma al fuoco.
Una candela ha uno stoppino che come una colonna vertebrale è custodito al suo interno e delicatamente racchiude il tempo della sua vita.
La candela riconosce lo stoppino e lo libera poco alla volta, la fiamma si contiene e non brucia ogni cosa ma solo il suo centro, solo la sua anim
Il resto si trasforma, cambia stato. Pur rimanendo candela non è più candela.