lunedì 17 marzo 2014

Conosco due insegnanti

Conosco due insegnanti.

Il primo insegna per bisogno di amore.
Solitamente questo amore viene ricercato come riconoscimento. Nel parlare, nel trasmettere la sua passione e i suoi sacrifici si aspetta che chi sta dall'altra parte, in un qualche modo tenda a lui.
Si aspetta che gli altri lo considerino per tutti i non detti che stanno dietro al suo essere lì in quel momento: le fatiche e i sacrifici che ha fatto, le difficoltà superate e i colpi presi..
Si aspetta quel rispetto che lui ha dimostrato da allievo.
Si aspetta in un qualche modo che gli altri diventino molto simili a lui.

Se non lo fanno si sentirà completamente derubato. Glii sembrerà che le persone intorno siano lì per usarlo e per sfruttare le sue scelte, comincerà a difendersi dicendo che nessuno di loro è capace di fare quello che lui ha fatto e vivrà continuamente nella sofferenza del non essere riconosciuto.

Il secondo insegna per amore.
L'insegnamento per questa persona diventa una possibilità per esprimere se stesso, le persone di fronte a se sono un dono e una possibilità.
Non sentirà mai che gli dovranno qualcosa, che il loro rapporto non sia in un qualche modo pari.
Nessun allievo potrà mai derubarlo perchè lui sarà continuamente a mani e cuore aperto verso il gesto di apertura completa che è donare.
In questo caso vivrà nella gioia del momento di condivisione e alla fine mi ritroverò libero di fare altro, non passerà il tempo a difendere il sapere e l'esperienza arroccandosi in sè.

Se insegnare ha a che fare con l'educare allora ha a che fare con il rendere liberi.
Ma come è possibile aiutare qualcuno a liberarsi se le mie mani, il mio cuore e i miei pensieri sono i primi ad essere legati?

2 commenti:

  1. dici bene Davide: "insegnare ha a che fare con l'educare" permettimi però di aggiungere ciò che io, a mia volta, ho imparato da un mio grande maestro: "l'unica cosa educabile nell'uomo è la consapevolezza" e dunque la funzione educativa è solo cercare di "proporre, fare, stimolare alla presa di coscienza" Spesso, in questa proposta, esperienza, io sono diventata e divento più consapevole, insieme al mio allievo, quindi più libera io stessa. Questo è quello che accade a me e ho sperimentato.

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  2. hai ragione Manuela, condivido in toto! Grazie!!

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